sabato 7 maggio 2011

La situazione dei profughi a Ventimiglia

Pubblichiamo in questo post un bel tema di Federico Taggiasco, alunno della classe 2^B di Via Roma. Ricordiamo ai nostri gentili lettori che i testi prodotti dai ragazzi vengono pubblicati senza subire alcuna correzione da parte degli insegnanti. Ciò, se da una parte ci costringe a sopportare qualche piccolo errore di ortografia e/o di sintassi, dall'altra garantisce l'assoluta genuinità delle abilità espressive dei nostri piccoli redattori. Inoltre siamo convinti che questo sistema farà crescere il desiderio di autocorrezione, prima dell'invio degli elaborati...


La situazione dei profughi a Ventimiglia, come in tutta Italia, continua a peggiorare.
Questa povera gente, con il suo carico di tristezza e di miseria, continua a giungere in Italia in cerca di un lavoro e di un futuro migliore.
Queste persone affrontano ogni giorno un viaggio molto prericoloso.
Qualche giorno fa, un altro barcone con a bordo 300 persone è affondato al largo di Lampedusa.
In questo terribile naufragio hanno perso la vita intere famiglie, donne e bambini.
Le testimonianze raccontano di uno scenario straziante.
Dispersi nel mare, vi erano i corpi di persone, ormai senza vita, che gallegiavano.
In questa pagina di storia l'Italia, per motivi geografici, si trova in prima linea a fronteggiare questa "onda umanitaria".
Secondo me, l'Europa ha i suoi limiti.
La Francia che è stata la prima nazione a bombardare la Libia per liberarla dalla dittatura di Gheddafi, ha assunto un comportamento di rifiuto e di intolleranza nei confronti di questa gente; forse .....per motivi politici.
La situazione nella mia città, Ventimiglia, rispecchia questa amara realtà.
Gruppi di rifugiati tentano ogni giorno di attraversare la frontiera, ma molti di essi, vengono puntualmente respinti in Italia, con la paura di essere rimpatriati.
Alcuni di loro sono profughi e altri clandestini. Vista la grave situazione, poco importa tale differenza.
Ci troviamo di fronte ad una vera tragedia nella quale sono coinvolti esseri umani e bisogna aiutarli senza alcuna distinzione.
Ventimiglia continua a fronteggiare questa emergenza umanitaria, grazie, oggi, alla C.R.I. (Croce Rossa Italiana), che si adopera ogni giorno e in ogni modo, alleviando la sofferenza a queste persone in cammino, speriamo per un futuro migliore. 


Federico Taggiasco II^ B

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