C’era una volta un macellaio, che viveva in una casa di marzapane vicino ad un bosco.
Un bel giorno bussò alla sua porta una bella fanciulla che gli disse:
< Sono Marianna, cerco riparo. Non ho più una casa perché i miei genitori mi hanno cacciata. La prego mi faccia entrare!>
Il macellaio la ospitò, ma ad una condizione: doveva aiutarla a catturare il maiale parlante che ogni settimana gli mangiava la casa.
La fanciulla accettò.
Un giorno, mentre stendeva il bucato, vide il maiale parlante mangiare la casa di marzapane, allora gridò:
< Svelto, macellaio! Vieni a vedere! C’è il maiale parlante!>
Il maiale sussurrò:
< E’ inutile che gridi, io ho un dono: scomparire…> e scomparve in un istante.
Quando arrivò il macellaio vide solo la casa mezza mangiata e gridò:
< Tu! Sei una bugiarda! Vai via e non farti più vedere!>
La fanciulla cercò di spiegargli l’accaduto, ma non riuscì a convincere il macellaio, così scappò nel bosco piangendo.
Nel bosco fu guidata da una luce abbagliante, si avvicinò e vide una piccola fata-madrina che le disse:
< Prendi questa ghianda incantata; esaudirà ogni tuo desiderio. Fai però attenzione a non esporla alla luce del sole, altrimenti si distruggerà e tutto ritornerà come prima.>
Marianna accettò, ringraziò e mise la ghianda nel sacco che portava sempre con sé.
Marianna espresse un desiderio: catturare il maiale parlante senza che questo scappasse.
La ghianda fece il suo compito, e la ragazza portò il maiale dal macellaio.
Quando il macellaio vide il maiale che tentava di mangiare la sua casa, si scusò con la ragazza. Mentre parlavano udirono grugnire il maiale e quando lo guardarono lo videro morto soffocato da un pezzo di marzapane.
Il macellaio si voltò verso Marianna e le disse:
< Io volevo uccidere il maiale, ma a quanto pare è morto prima: ecco perché si dice che NE UCCIDE PIÙ LA GOLA DELLA SPADA. >
Fornacini (1F), Pessina (1E)
Via Roma
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